Il Museo Archeologico della Valle Sabbia (MAVS) di Gavardo ha recentemente alzato il sipario su un’importante novità: una spettacolare sala immersiva che ridefinisce l’inizio del percorso espositivo. L’inaugurazione, avvenuta il 6 dicembre, segna un passo avanti nell’utilizzo delle tecnologie digitali per la valorizzazione del patrimonio culturale.
La realizzazione di questo spazio multimediale è il frutto del progetto “ArtStories: La piattaforma cloud interattiva – immersiva per lo storytelling culturale”, un’iniziativa che ha ricevuto il cofinanziamento di InnovaCultura, promosso da Regione Lombardia, Unioncamere e Fondazione Cariplo.
Il team di esperti di Centrica e ArtCentrica ha curato l’ideazione e l’implementazione dell’intera esperienza, trasformando l’introduzione al museo in un momento di forte impatto narrativo
La nuova sala accoglie i visitatori con una narrazione suggestiva che unisce immagini ad alta definizione, suoni avvolgenti, voci narranti e animazioni. Questa immersione nella storia del museo e della Valle Sabbia è resa possibile da un sistema tecnologico all’avanguardia che comprende tre proiettori, una regia computerizzata, la multiproiezione e un sofisticato audio direzionale, tutti elementi pensati per massimizzare il coinvolgimento emotivo.
Il MAVS si conferma così un punto di riferimento per la conoscenza sulla Preistoria e le civiltà della zona, custode anche di reperti di eccezionale valore, come quelli provenienti dal Lucone di Polpenazze, sito riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2011.
In aggiunta all’allestimento fisico, il progetto ha visto lo sviluppo di una piattaforma cloud interattiva. Questa risorsa digitale è concepita per offrire a studenti e al pubblico la possibilità di approfondire la conoscenza del territorio in modo dinamico, attraverso l’esplorazione di reperti digitalizzati, la consultazione di Stories dedicate e l’accesso a materiali didattici specifici.
La numerosa partecipazione all’inaugurazione ha sottolineato l’entusiasmo per l’integrazione tra archeologia e digitale, confermando come le nuove tecnologie siano strumenti essenziali per avvicinare le nuove generazioni alla cultura e per esaltare il valore del patrimonio archeologico.